Jardins D’Ecrivains – AJAR

06 Dic 2017

 

 

Una connessione frequente – spesso molto interessante – quella che vede protagonisti il mondo della letteratura e della profumeria artistica, che si intrecciano in un affascinante connubio, regalando “al lettore” emozioni forti, del tutto inaspettate.

In particolare, oggi vogliamo parlare di Jardins D’Ecrivains, il marchio francese che nasce dalla fervida immaginazione di Anaïs Biguine, amante dei capolavori della lettura di tutti i tempi, dei loro autori, dei personaggi protagonisti, unendo a questa passione l’amore infinito per il giardinaggio e la coltivazione di piante e fiori. Anima di rara sensibilità, Anaïs desidera racchiudere in un profumo la classicità senza tempo e, simultaneamente, l’innovazione, che ci hanno saputo donare i grandi interpreti della letteratura internazionale.

Veri e propri omaggi olfattivi, dunque, a luoghi, autori e personaggi, tratteggiati alla perfezione nei romanzi che hanno fatto sognare intere generazioni, in ogni parte del mondo.

 

 

Ebbene, nel 2017 nasce una nuova “opera” interamente dedicata a Romain Gary, conosciuto anche con lo pseudonimo di Émile AJAR.
Romanziere francese di origine lituana, regista, aviatore e diplomatico della seconda guerra mondiale, che meglio di chiunque altro ha saputo esprimere, attraverso i suoi scritti e la sua vita, intensi giochi di luci e ombre.

“L’anonimato era la sua opportunità di reinventarsi. AJAR è un camaleonte come il profumo. L’oscurità dell’incenso orientale incontra lo splendore dell’orchidea. Unione ambivalente e complessa come la natura umana stessa. Luce e ombra, dentro ognuno di noi”

Un incipit dolcemente fruttato di Bergamotto e Pera apre la scena, per poi lasciare il palco a una candida Orchidea (incorniciata da indolici petali di Gelsomino). Sul finale, un connubio limpido e oscuro al tempo stesso, formato da un sapiente accordo di Sandalo, Incenso e Muschio di Quercia.

 

My Experience:

Ho molto apprezzato la parte più limpida e radiosa del profumo: l’apertura fruttata e il bouquet elegante. Il finale stride un po’ con l’insieme, creando un interessante contrasto con la fase iniziale, per poi fondersi perfettamente con la pelle.

Marina Donato

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