Jéroboam – BOHA

11 Feb 2019


 

Evoluzioni sensoriali, sapientemente strutturate, che aspirano a diffondersi, incontrando i gusti olfattivi di ogni singolo individuo. Preziosi Extrait de Parfum, racchiusi in eleganti flaconi da 30 ml, caratterizzati da nomi evocativi in Esperanto, l’idioma inventato alla fine del XIX Secolo con l’intento di dare vita a una nuova lingua universale.

Queste le caratteristiche peculiari di Jéroboam, il marchio nato da una brillante idea di François Hénin (già fondatore della Maison Jovoy e delle omonime boutique), che trova il fil rouge di una nuova espressione olfattiva in un cocktail di “Muschi Enigmatici”, posti alla base di ogni singola essenza. Tutto ha inizio con Origino (“origine” in Esperanto), un tripudio di muschi e legni ideato dal naso indipendente Vanina Muracciole, interprete di tutte le otto proposte, compresa l’ultima, che oggi vogliamo raccontarvi.

Simbolo di intensità, candore e purezza, BOHA viene abilmente strutturato attorno a un bouquet di fiori bianchi, in cui il Gelsomino spicca per tenacia e bellezza. Ma ciò che affascina e sorprende, con il passare delle ore, è il tocco di eccentricità che si è concessa Vanina Muracciole sul finale, abbinando all’ormai celebre fondo di “Muschi Enigmatici” suadenti Legni Ambrati e Legno di Sandalo, dando vita a una scia sensuale, avvolgente, che si rivela straordinariamente persistente.

L’esordio di Bergamotto e Mandorla Verde fa da preludio a un cuore floreale, a tratti ipnotico, composto da Foglie di Violetta, Gardenia, Gelsomino Egiziano e Fiori d’Arancio mentre, con lo scorrere del tempo, prendono il sopravvento Legni Ambrati, Muschi Enigmatici, Muschio di Quercia e Legno di Sandalo Australiano.

 

My Experience:

BOHA è una interessante espressione floreale – inebriante, narcotica, elegante – che vanta una base complessa, capace di rafforzarne l’aura sensuale, rendendola indelebile su pelle.

Per concludere, mi piace ricordare questa frase di François Hénin che fa riflettere su come, dalla ricerca, possano aprirsi nuove strade, a tratti impervie forse, ma ancora inesplorate: “Ciò che non era altro che un’esplorazione olfattiva creativa, un gioco tra Vanina e me, ha portato alla genesi di un marchio completamente nuovo” .

Marina Donato

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