13 Giu 2022
“Sperimentare il mondo di Xerjoff significa andare oltre la dimensione puramente olfattoriale, per entrare in un universo più ampio, dove percezione e sensualità si uniscono fino ad evolvere e amalgamarsi insieme”.
XERJOFF nasce dalla personalità eclettica di Sergio Momo che, dopo aver lavorato a lungo nel mondo del design e del lusso, si lascia ammaliare dall’universo multi-sfaccettato del profumo e, dopo aver frequentato alcuni corsi di composizione a Grasse, decide di dar vita a una sua linea, completamente naturale, a partire dagli ingredienti utilizzati per le essenze, fino ad arrivare al packaging, ispirato ad antichi flaconi cinesi e realizzato, ai suoi esordi, in pietre semi-preziose come il quarzo o la tormalina.
Il principio cardine di XERJOFF? Valorizzare e far conoscere il Made in Italy nel mondo, tanto che l’intero pack – dalle etichette alle bottiglie – è prodotto da Bormioli, indiscussa eccellenza italiana. Inoltre, l’originalità e il genio del nostro Paese si manifestano anche nell’abbinare materiali inusuali alle varie armonie olfattive… come accade per il velluto, vero protagonista della collezione VELVET.
Soffice e misterioso, tattile e intenso, il velluto riveste gli eleganti flaconi – declinandoli in nuance differenti – mostrando la sua bellezza cangiante e sublimando l’eleganza di profumi iconici come Accento ed Erba Pura, già apprezzati in tutto il mondo.
La nostra scelta? Ricade su una meraviglia, forse meno conosciuta ma non meno affascinante, chiamata MUSE, che nasce dall’ambiziosa ricerca di una creazione davvero perfetta. Al suo interno, note fruttate, fiori bianchi e sentori cuoiati si fondono in un tutt’uno, regalando un fascino inusuale, che stravolge le regole classiche del profumo. Su pelle, le note danzano eleganti e armoniose, sprigionando una scia inebriante, altamente persistente.
My Experience:
MUSE è il piacere tattile e sensuale di sfiorare vellutati petali di orchidea…
In questa composizione, che esalta l’odore naturale della mia pelle, adoro percepire i sentori lievemente fruttati di davana, prugna e lampone, che avvolgono la candida purezza dei fiori bianchi, resa sensuale da note equilibrate – appena accennate – di cuoio, per poi svelare una base ambrata e avvolgente, che dona fascino (longevo) all’insieme.