08 Lug 2024
“La storia di una dinastia siciliana che ha conosciuto gloria, ricchezza e potere. Quattro Pizzi, il palazzo più iconico che ospitò le famiglie più simboliche e importanti di Palermo. Calore e passione si dipanano attraverso le note di questa storia profumata davanti allo scenario mozzafiato della Sicilia, un profumo sensuale che persiste, come il tocco proibito di un amante sulla pelle, molto tempo dopo che il sole è sceso”.
Ecco a Voi l’ispirazione maliziosa e intrigante della nuova composizione firmata Casamorati, che ci propone un profumo languido, dedicato alle affascinanti atmosfere ottocentesche, dove amore, bellezza e nobiltà s’intrecciano in storie di amanti, intrighi e peccato.
Quattro Pizzi si scopre, infatti, una scia ammaliante e seducente, che gioca sul contrasto tra note dolci e speziate, sorprendendo i sensi con l’esordio di Rum, Davana, Coriandolo e Pepe Rosa, per poi svelare il cuore inebriante della Tuberosa, accostato a un affascinante mix di Cocco, Fieno, Foglie di Tabacco Biondo e Fava Tonka.
My Experience:
Questa magnifica composizione di Casamorati non può che portarci con la mente e il cuore a Palermo dove, nel quartiere dell’Arenella, troviamo la Palazzina dei Quattro Pizzi, una delle costruzioni più caratteristiche dell’architettura palermitana, anche chiamata Casa Florio.
Fu, infatti, Vincenzo Florio ad acquistare nel 1830 il complesso della tonnara – commissionando poi all’amico Carlo Giachery la sua trasformazione in residenza nobiliare, dallo stile neogotico – che prende il nome dalle quattro torrette (o guglie) che si stagliano maestose nel cielo.
Una splendida ispirazione olfattiva che ci riporta alla mente le atmosfere ottocentesche della serie tv I Leoni di Sicilia, interamente incentrata sulla storia della Famiglia Florio e sull’amore contrastato tra Vincenzo e Giulia, che profuma di rivoluzione e conflitti familiari, ma anche di abiti da sogno, saloni da ballo e soffitti maestosi dalle cromie eccezionali.
Quattro Pizzi di Casamorati è un vortice deciso, affascinante e complesso, dove la Tuberosa danza al centro della sala, mentre ai lati volteggiano note speziate, liquorose e aromatiche, che regalano all’insieme mistero e infinita bellezza.