18 Mar 2019
“Omaggio poetico alle esperienze olfattive, la Library Collection di Amouage è una celebrazione di integrità, creatività e virtuosismo. Ognuna delle undici fragranze è uno strumento etereo che svela le molte sfaccettature di una scoperta nella natura umana. Le fragranze della Library Collection sfidano la categorizzazione, superano il genere e ispirano chi le indossa a comporre il proprio racconto unico”.
Queste le parole appassionate di Christopher Chong, cuore e anima di Amouage, il marchio luxury di profumeria artistica fondato nei primi Anni Ottanta nel Sultanato dell’Oman, che oggi possiede un carattere identitario, dalle sfaccettature sempre più variegate e sempre più esclusive.
Ispirata al fascino intramontabile di una biblioteca cartacea, la Library Collection vuole essere un poetico omaggio all’esplorazione olfattiva. Undici proposte, che trascendono età, genere, moda e tendenze, formando, idealmente, undici volumi di una grande opera, tutti da esplorare, tutti da scoprire.
Siamo qui per presentarvi, dunque, l’ultimo nato: Opus XI, l’undicesimo tomo della pregiata collezione, che interpreta in chiave olfattiva l’attuale ossessione per le “fake news” (notizie false, spesso scaturite da informazioni autentiche astutamente manipolate), uno dei mali più sotterranei e subdoli del nostro tempo.
“La società moderna è continuamente bombardata da informazioni,
in un fuoco di fila che ci confonde e ci impedisce di distinguere il vero dal falso…”
Prende, così, vita una costruzione oscura, a tratti dinamica, che evoca liberamente l’orientalismo moderno, unendo vera essenza di Oud a materie prime che la imitano (o lontanamente la ricordano), creando un interessante contrasto sensoriale tra illusione e realtà.
L’incipit aromatico di Maggiorana si fonde con l’Oud del cuore e l’Ambra Liquida del fondo, creando una sensazione illusoria di Oud vegetale, mentre le sfaccettature finali di Cuoio Legnoso conferiscono sfumature animali, lievemente secche e pungenti.
My Experience:
Opus XI si rivela un interessante gioco di chiaroscuro: gradazioni profonde, che si fondono e confondono con accenti balsamici, aromatici e animali, dando vita a una struttura oscura e multi-sfaccettata, torbida come il proliferare del fenomeno delle fake news.