08 Nov 2017
L’Evoluzione verso il bello…
Questo è l’accattivante slogan firmato HOMOELEGANS, il marchio emergente di profumeria artistica indipendente italiana, dal carattere spiccatamente poetico culturale, fortemente voluto da Maurizio Piazzi e Francesco Gini.
La ricerca continua di uno stile ben definito, che si fonde e confonde con le emozioni del cuore, dando vita a interpretazioni olfattive intense, originali, del tutto inaspettate. Qualità, concentrazione e materia olfattiva “viva” si rivelano, difatti, il fil rouge che caratterizza ogni singola opera firmata HOMOELEGANS.
Quality of Flesh
“Penso che l’arte sia un’ossessione per la vita e, dato che siamo esseri umani, la nostra più grande ossessione è quella per noi stessi. Secondariamente ci sono gli animali, poi i paesaggi”
Un vero e proprio dipinto olfattivo, che ritrae lo studio d’artista tra tele cariche di pittura ad olio, vernici e trementina. Il protagonista assoluto? Francis Bacon, artista e dandy irlandese, che affascina per la sua capacità indiscussa di raffigurare la rivoluzione della carne e di penetrare la condizione umana nella sua spietata nudità, senza retorica, sovrastrutture o artifici.
La fragranza si apre con pungenti note speziate (Bacche di Ginepro, Pepe Rosa e Pepe Nero), che lasciano presto il posto a un vortice ipnotico animale, dato da un insieme inconsueto di Narciso, Patchouli, Styrax, Costus, Cuoio, Zibetto, Benzoino, Castoreum e Oud, che riporta alla mente l’odore penetrante dello studio del pittore.
“Gioia, sorpresa, ammirazione vi si dipinsero senza dubbio chiaramente quando il suo sguardo incontrò colui del quale aveva sentito l’assenza; ed ecco, in quell’istante Tadzio gli sorrise, d’un sorriso eloquente, confidenziale, carezzevole e schietto, schiudendo le labbra a poco a poco. Era il sorriso di Narciso che si piega sullo specchio della fonte, quel sorriso profondo, incantevole, prolungato col quale egli tende le braccia al riflesso della propria bellezza – un sorriso un poco contratto dalla vanità dell’aspirazione a baciare le labbra soavi della propria ombra, pieno di civetteria, di curiosità, di lieve sofferenza, affascinato e affascinante”
È La morte a Venezia, il romanzo breve dello scrittore tedesco Thomas Mann, a ispirare questa intrigante e affascinante interpretazione olfattiva. L’oggetto del desiderio, osservato e amato da lontano dal protagonista, è un giovane adolescente, talmente bello da incarnare l’ideale di bellezza classica. Tadzio, fascino, istinto, impeto giovanile. La bellezza e il desiderio che svaniscono tra le onde, nel rovente abbraccio del sole, mentre lentamente sopraggiunge la morte.
Note esperidate aprono la scena (Limetta e Arancio) avvolte da sentori verdi di Edera e Cetriolo, mentre il Ribes Nero fa da preludio a un Accordo Marino che si sposa alla perfezione con Fiori d’Arancio, Elicriso, Patchouli, Opoponax e Muschio.
Paloma y Raíces
“L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo”
Sprigiona il profumo travolgente e ipnotico della libertà, infine, Paloma y Raíces, la terza armonia olfattiva del marchio, liberamente ispirata alla vita travagliata della pittrice messicana più amata e conosciuta al mondo, Frida Kahlo.
Armonia intensa, profonda, inebriante, che si apre con un insolito accordo vegetale unito a Menta, Mamey e Pompelmo, per poi svelare un cuore ipnotico di Tuberosa e Ylang-Ylang, addolcito da amabili note di Caffè e Tabacco, sublimate da un fondo suadente di Balsamo di Tolu e Perù, Vaniglia e Fava Tonka.
My Experience:
Una trilogia dallo stile ben definito, che ammalia e sorprende. Fragranze totalmente distinte tra loro, che sprigionano una sorta di fascino identitario. La mia preferenza va a Paloma y Raíces, evocazione di una femminilità suadente ma decisa, non convenzionale.