Il vortice emozionale di Café Tabac

17 Giu 2024

Prima che il nuovo profumo di Aedes de Venustas venisse creato, il nome era già stato deciso: CAFÉ TABAC, l’iconico bar degli anni ’90 nell’East Village di New York. Al piano superiore di questo locale Kate Moss incontrò Johnny Depp per la prima volta, Madonna rispondeva al telefono, Leonardo di Caprio rimorchiava top model e i fondatori di Aedes de Venustas, Robert Gerstner e Karl Bradl, vi trascorrevano molte notti. Un luogo dove le star si spogliavano dalla loro aura glamour, e si viveva in un’epoca pre-cellulare ormai così lontana da volerla desiderare di nuovo…”

Ecco svelata l’origine del nome dell’ultima fragranza firmata dal brand newyorkese Aedes de Venustas, che nasce da una boutique nel cuore del West Village, a New York: un vero e proprio “tempio della bellezza”, curato in ogni minimo dettaglio e caratterizzato da un arredamento lussuoso e affascinante, in perfetto stile barocco e boudoir.

La svolta? Grazie alla spiccata passione per il mondo olfattivo che accomunava (e accomuna tutt’oggi) i fondatori Karl Bradl e Robert Gerstner, nel 2012 la boutique si trasforma in una meravigliosa Maison di Profumi: un luogo incantevole dedicato all’eccellenza, che apre le porte alla profumeria di nicchia, diventando la meta preferita di appassionati, stilisti e celebrità alla ricerca di essenze rare e preziose, da esplorare in un contesto sensoriale unico e raffinato.

Dal 2012 si susseguono, così, innumerevoli successi olfattivi e, nel 2024, viene lanciato sul mercato Café Tabac, creato dal genio eclettico di Bertrand Duchaufour, che lo definisce come: “lo stato d’animo profondo di un luogo cult che crea la sua leggenda”.

Uno spirito ben definito già presente quando, lo scorso anno, Duchaufour e Gerstner esplorano le atmosfere vibranti della Repubblica Dominicana, intraprendendo un viaggio olfattivo che suscita in loro forti emozioni: “È stata un’esplosione di persone vivaci e chic provenienti da Messico, Francia, Rio, New York; diverse culture, conversazioni, idee e opinioni“, afferma Gerstner, aggiungendo con orgoglio: “Abbiamo viaggiato insieme da una foresta tropicale alla costa, ma è stato solo quando ci siamo trovati in una fabbrica di sigari che ho guardato Bertrand e gli ho chiesto: ‘Puoi racchiudere tutto questo in una bottiglia?’ “.

Nasce, così, un vortice seducente, abbagliante e complesso che racchiude in sé tutta la magia di questo emozionante viaggio…

Note vivaci e inaspettate di bergamotto, mela e tamarindo fanno da preludio agli aromi del tabacco declinati in tutte le sue molteplici sfaccettature: foglie secche, fiori umidi e un sigaro acceso vengono rappresentati, a livello olfattivo, da note di davana e salvia sclarea che si fondono a sentori fruttati e rotondi di mango, dattero e fico secco, per poi svelarne l’aroma più ruvido e fumoso conferito da assoluta di tabacco, catrame, cade e legno di cedro mentre, sul finale, emerge un fondo ambrato, resinoso e oscuro dato dal sapiente mix di cisto, labdano, ambra grigia, muschio di quercia, vaniglia, accordo di cacao e balsamo del Perù.

My Experience:

Café Tabac sprigiona un vortice infinito di atmosfere, luoghi ed emozioni… sere d’estate, cene e risate, balli sfrenati, mentre l’aria è satura di una scia inebriante di frutta, tabacco e spezie. Un profumo sensuale, dolcemente complesso, che rimane impresso nella mente, a lungo…

Marina Donato

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