04 Apr 2022
Un inizio di aprile decisamente spiazzante e inaspettato, che ci porta ad evadere dalla realtà e viaggiare con i sensi e la fantasia, pensando all’estate, a nuove mete e territori olfattivi ancora inesplorati… Quale miglior modo se non grazie alla rinascita di JACQUES FATH Paris?
Tutto ha origine nel lontano 1946, quando il celebre stilista francese dà vita a un’avvincente collaborazione con il profumiere Vincent Roubert: due icone del mondo della moda e del profumo, dal cui connubio artistico nascono celebri composizioni rimaste nel tempo e nella memoria collettiva, Green Water e Iris Gris. E dopo esattamente 70 anni, nel 2016, JACQUES FATH Paris si affida alla giovane e talentuosa Cécile Zarokian per rilanciare lo charme del marchio e dare vita a una collezione unica, composta da quattro scenari ancora inesplorati, Fath’s Essentials.
“Mi sono sentita davvero lusingata e compiaciuta che Panouge proponesse a me il progetto di rinnovamento di Green Water, ma anche un po’ intimorita all’idea di affrontare un nome di tali proporzioni in profumeria…
Ricordavo i tempi in cui avevo studiato questo grande classico – Green Water è uno dei precursori della famiglia degli agrumati aromatici, e un gran successo per quei tempi. Ho scambiato idee e lavorato in collaborazione stretta con Panouge e anche con l’Osmothèque a Versailles: abbiamo studiato la fragranza del 1942, lavorando di conseguenza. Quindi ho sottoposto le mie proposte a Mr. Jean Kerleo, profumiere e fondatore di quest’istituzione unica, e lui mi ha fornito ulteriori dettagli sull’originale e la sua storia, e, per mantenere intatta la sua caratteristica freschezza, ho utilizzato ricche quantità di neroli, per garantire un risultato di qualità, tra gli altri ingredienti”.
Queste le parole della giovane Maître Parfumeur che, nel 2016, ha dato vita a una nuova interpretazione di una fragranza classica e moderna al tempo stesso, nata nel 1946 e ancora oggi assolutamente attuale.
Freschezza elegante e senza tempo, che vede il neroli protagonista assoluto, incorniciato da note di bergamotto, mandarino e arancio, mentre il cuore custodisce differenti varietà di menta, abbinate a basilico e dragoncello, che ne esaltano la parte più verde e aromatica. Infine, le molteplici sfaccettature del vetiver abbinate a muschio di quercia, musk e infuso d’ambra grigia assicurano un finale asciutto, lineare e persistente.
Dedicata alla complessità sensoriale del Mediterraneo, questa fragranza evoca una passeggiata nella natura selvaggia della Corsica o alla scoperta delle verdi colline toscane, mentre la brezza marina porta con sé il profumo variegato del paesaggio circostante. Le note fresche di limone e lavanda, scaldate dal sole, lasciano presto il posto a profumate foglie di fico e delicati sentori marini, adagiati su un fondo secco e legnoso, dalla lunga durata.
Il vento che accarezza dolcemente la pelle, le note marine nell’aria e un’impagabile sensazione di libertà… Questa piacevole composizione è un viaggio sensoriale alla scoperta del blu, volgendo lo sguardo verso l’orizzonte. Le note verdi esperidate dell’incipit si fondono abilmente a una complessa infusione di ambra grigia, combinata a delicate note iodate, che regalano all’insieme fascino e calore inaspettati.
Armonia inebriante, che lascia la scia, all’insegna della materia prima protagonista assoluta, ovvero l’ambra. Una interpretazione calda e suadente, a tratti carismatica e seducente, che si apre con agrumi frizzanti, bacche di ginepro e note speziate di pepe nero, per poi svelare un cuore floreale che si fonde alla perfezione con la base di cuoio e vetiver, abbracciati dolcemente a sensuali note ambrate.
My Experience:
Naturalmente, sono rimasta affascinata dalla storia avvincente e dalla freschezza vivace di Green Water, amando moltissimo il cocktail rinfrescante di agrumi, basilico e menta ma, a sorpresa, mi ha piacevolmente stupito anche Curaçao Bay che – grazie alla scelta olfattiva ed estetica – evoca in me quelle giornate blu cobalto in cui il cielo e il mare si fondono in un tutt’uno, come pennellate di colore saturo su tela. Lo sguardo volto verso l’orizzonte, mentre la pelle viene scaldata dal sole, come una carezza.